Montagna

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L'alpinismo è bello e l'unica cosa che mi crea dei complessi è che in quest'ultima scalata è venuto con noi un vecchietto di 59 anni che si arrampicava molto meglio di noi! (E. Che Guevara)

In questa sezione del sito ho inserito per un po' di tempo le vie che percorrevo in montagna, i libri che leggevo e che vi erano in qualche modo attinenti, ecc. ecc. A fine 2011 (meglio tardi che mai, direte voi) ho deciso di limitare il sito istituzionale ai contenuti legati alle attività che svolgo al Politecnico; ho quindi spostato il resto su un blog pubblico.

Per ora, i contenuti precedenti rimangono qui. In futuro... si vedrà.


Qualcosa di recente (e non solo)...

2010

2009

Libri, letture e altro...

Non amo particolarmente i libri di montagna, che trovo spesso noiosi e scritti in maniera distratta, e le mie letture in questo senso si limitano perlopiù a qualche articolo sulle riviste del CAI. Alcune eccezioni sono però indicate di seguito.

Commento di Simone (dopo un esame!): segnalo i libri di Twight e della Davis; specialmente il primo, molto forte e "diverso" dai classici libri di montagna. Will Gladd (forte alpinista americano) ha detto: "Per lo più la letteratura di montagna sembra un incrocio tra la patologia legale e gli insulsi fumetti degli Hardy Boys. Come la musica punk ha aperto uno squarcio nel rock moribondo degli anni '80, così Twight ha restituito l'anima alla letteratura dell'arrampicata. Una copia di "Confessioni di un serial climber" vale cento volte tutte le schifezze sull'Everest messe assieme".

copertina 1863-1963 I cento anni del CAI
In questo bel tomo di quasi 1000 pagine sono raccolti una serie di articoli che vanno dalla storia dell'alpinismo italiano a quella del CAI nel suo primo centenario di vita, passando per i rifugi, l'equipaggiamento ed il materiale tecnico, le pubblicazioni, le guide ed i portatori, il Club Accademico e così via. Se alcuni articoli sono poco interessanti o decisamente noiosi (quello sui criteri di costruzione dei rifugi è veramente letale, così come soporiferi sono i resoconti di alcune sedute Assembleari), il libro si riscatta in altre parti, tipicamente quelle più storiche, che fanno emergere chiaramente l'enorme mole di lavoro che il CAI ha compiuto. Un bel libro, da prendere ad esempio per il prossimo 150° anniversario.

copertina Orobie - 88 immagini per arrampicare di Nino Calegari, Santino Calegari, Franco Radici, Bolis, Bergamo, 1985.
Collezione di 88 itinerari alpinistici sulle Orobie, il libro vuole sopperire alla mancanza di una guida aggiornata in tal senso rivisitando le più famose (ma non solo) salite alpinistiche dallo Zuccone Campelli alla Val di Scalve. Moltissimi gli itinerari a me sconosciuti, parecchi quelli che presentano una roccia malsicura e quindi poco raccomandabili, ma diverse le salite interessanti che - forse - prima o poi percorrerò. I percorsi sono accompagnati da belle fotografie e da relazioni (reperibili anche sul sito del CAI BG), ma con schizzi un po' troppo sintetici.

copertina Sulle vette della patria di Stefano Morosini, Franco Angeli, Milano, 2009.
Il libro racconta le istanze che agitavano il CAI negli anni che vanno dalla sua fondazione all'avvento del fascismo, ovvero gli anni dell'irredentismo, della prima guerra mondiale e del dopoguerra dell'Italia liberale. Dal libro emerge un CAI "specchio" della società del tempo, dove l'interventismo ed il nazionalismo presero il sopravvento sul fronte democratico e dove l'alpinismo diviene mezzo di affermazione nazionale (come fu anche dal lato austro-tedesco). Libro molto interessante sia per rivedere la storia del tempo da un punto di vista insolito, sia per capire come le montagne siano sempre state tutt'altro che "inutili" da "conquistare"! Stefano è stato mio istruttore al corso CAI AR1.

copertina Liberamente tra i monti di Barbara Curtarelli, Il filo di Arianna.
Chi ha mai sentito nominare l'A.P.E.? Eppure l'Associazione Proletari Escursionisti, nata nel 1920, ha giocato un ruolo importante nella diffusione della passione per la montagna, educando ad un uso del nascente tempo libero centinaia di persone. Sciolta dal fascismo e rinata nel dopoguerra, la sezione di BG (di cui il libro racconta la storia) si scioglie definitivamente nel '79, dopo che le mutate condizioni sia economiche sia sociali portano ad una drastica riduzione delle iscrizioni.

copertina Cento anni di alpinismo bergamasco di Aurelio Locati, CAI BG, 1973.
Libro non introvabile, ma certo abbastanza raro, acquistato "per 10 euro più un caffè" ad un mercatino. Racconta la storia del primo secolo di vita del CAI BG con molte bellissime fotografie. Molto belli alcuni articoli storici (che avrei voluto inserire, ma non sono riuscito a scansionare in modo accettabile).

copertina The Kangchenjunga adventure di Frank S. Smythe, Hodder and Stoughton, 1946.
Recuperato in una libreria antiquaria di Montreal, è il racconto del tentativo al terzo "ottomila" (quando ancora gli inglesi usavano i feet per misurare le altezze delle montagne). Ecco un estratto dal Capitolo 1 del libro. Voi, come disegnavate le montagne?

copertina Nel legno e nella pietra di Mauro Corona, Mondadori, 2003.
Un estratto dall'epilogo del libro, dove l'autore spiega in modo mirabile la sua filosofia di vita.

Il video dell'intervista a Bruno Tassi "Camos", in due parti.
 

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Ultima modifica 09/11